L'arte della fuga BWV 1080 è una raccolta di composizioni di Johann Sebastian Bach, senza indicazioni sulla strumentazione, formata da diciannove fughe (ma il loro numero varia a seconda del criterio di classificazione che i diversi editori adottarono per dividerle o accorparle) a tre e quattro voci, quattro canoni a due voci e un corale a quattro voci.
Iniziata intorno al 1740, o forse anche prima, ma portata avanti con assiduità solo a partire dal 1747, L'arte della fuga restò incompiuta a causa della morte di Johann Sebastian Bach, avvenuta nel 1750. Nonostante fosse incompleta, Carl Philipp Emanuel Bach, figlio di Johann Sebastian, la fece stampare nel 1751. A questa pubblicazione ne seguì una seconda, sempre in versione incompleta, nel 1752. In entrambi i casi, però, l'opera non destò l'interesse del pubblico, ormai orientato verso diverse mode musicali, e vendette solo poche copie.
La raccolta, che costituisce un vero e proprio saggio di arte del contrappunto, esplora sistematicamente tutte le possibilità offerte da un semplice tema in re minore elaborato secondo diverse tecniche compositive, come, ad esempio, la variazione e il rovesciamento degli intervalli in maniera speculare. Insieme con l'Offerta musicale, L'arte della fuga è riconosciuta come una delle opere più complesse e articolate mai scritte e viene universalmente considerata uno dei vertici più alti mai raggiunti dalla polifonia contrappuntistica nell'intera storia della musica.
Iniziata intorno al 1740, o forse anche prima, ma portata avanti con assiduità solo a partire dal 1747, L'arte della fuga restò incompiuta a causa della morte di Johann Sebastian Bach, avvenuta nel 1750. Nonostante fosse incompleta, Carl Philipp Emanuel Bach, figlio di Johann Sebastian, la fece stampare nel 1751. A questa pubblicazione ne seguì una seconda, sempre in versione incompleta, nel 1752. In entrambi i casi, però, l'opera non destò l'interesse del pubblico, ormai orientato verso diverse mode musicali, e vendette solo poche copie.
La raccolta, che costituisce un vero e proprio saggio di arte del contrappunto, esplora sistematicamente tutte le possibilità offerte da un semplice tema in re minore elaborato secondo diverse tecniche compositive, come, ad esempio, la variazione e il rovesciamento degli intervalli in maniera speculare. Insieme con l'Offerta musicale, L'arte della fuga è riconosciuta come una delle opere più complesse e articolate mai scritte e viene universalmente considerata uno dei vertici più alti mai raggiunti dalla polifonia contrappuntistica nell'intera storia della musica.
Anno: 1740 - 1750
Tonalità: Re minore
Numero opera: BWV 1080
DOVE ACQUISTARLO:
Ed. Henle Verlag (€14,00)
Ed. Ricordi (€45,64)
SPARTITI ON-LINE:
COMPOSIZIONI:
Quattro fughe semplici:
- Contrapunctus n. 1
- Contrapunctus n. 2
- Contrapunctus n. 3
- Contrapunctus n. 4
Tre fughe di stretti con inversione:
- Contrapunctus n. 5
- Contrapunctus n. 6 a 4 in stile francese
- Contrapunctus n. 7 a 4 per augmentationem et diminutionem
Fughe doppie e triple:
- Contrapunctus n. 8 a 3
- Contrapunctus n. 9 a 4 alla duodecima con doppio contrappunto alla dodicesima
- Contrapunctus n. 10 a 4 alla decima con doppio contrappunto alla decima
- Contrapunctus n. 11
Canoni:
- Contrapunctus n. 12, Canone all'Ottava
- Contrapunctus n. 13, Canone alla Duodecima in Contrappunto alla Quinta
- Canon per augmentationem in contrario motu
- Canon alla ottava
Fughe invertite:
- Canon alla decima (contrapuncto alla terza)
- Canon alla duodecima (contrapuncto alla quinta)
- Fuga a 2 clavicembali (rectus); Alio modo Fuga a 2 clavicembali (inversus)
- Fuga a 3 soggetti
Organico: non precisato, probabilmente per strumenti a tastiera
L'AUTORE:
Johann Sebastian Bach
Johann Sebastian Bach è nato a Eisenach, 31 marzo 1685 e morto a Lipsia, 28 luglio 1750 è stato un compositore e musicista tedesco del periodo barocco. Universalmente considerato uno dei più grandi geni nella storia della musica, le sue opere sono notevoli per profondità intellettuale, padronanza dei mezzi tecnici ed espressivi e per bellezza artistica.
Bach operò una sintesi mirabile fra lo stile tedesco (di cui erano stati esponenti, fra gli altri, Pachelbel e Buxtehude) e le opere dei compositori italiani (particolarmente Vivaldi, del quale trascrisse numerosi brani, assimilandone soprattutto lo stile concertante).
La sua opera costituì la summa e lo sviluppo delle svariate tendenze compositive della sua epoca. Il grado di complessità strutturale, la difficoltà tecnica e l'esclusione del genere melodrammatico, tuttavia, resero la sua opera appannaggio solo dei musicisti più dotati e all'epoca ne limitarono la diffusione fra il grande pubblico, in paragone alla popolarità raggiunta da altri musicisti contemporanei come Telemann o Händel.
Nel 1829 l'esecuzione della Passione secondo Matteo, diretta a Berlino da Felix Mendelssohn, riportò alla conoscenza di un vasto pubblico la qualità elevatissima dell'opera compositiva di Bach, che è da allora considerata il compendio della musica contrappuntistica del periodo barocco.
A lui sono dedicati l'asteroide 1814 Bach, il cratere Bach e l'omonima maglia sulla superficie di Mercurio.
ESECUZIONI:
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